Quando pensiamo di accogliere un nuovo amico a quattro zampe in casa, in generale, andiamo automaticamente con l’immaginazione ad un percorso che parte da un cucciolo e arriva, soltanto dopo, ad un cane maturo. In realtà, sono in tanti ad adottare un cane già adulto o addirittura anziano, facendo un gesto non solo particolarmente bello, ma anche coraggioso.
La vita media di un cane, purtroppo, è molto più breve di quel che potremmo mai desiderare. Anche condividere tutte le fasi della sua vita significa – quando si è fortunati – restare insieme per due scarse decadi, ritrovandosi a dirsi addio con un bagaglio denso e fitto di ricordi a cui restare per sempre legati a doppio filo. Portare a casa una cane in là con l’età, quindi, vuol dire non poter mai vivere i momenti della sua crescita ed arrendersi all’idea di spendere meno tempo in sua compagnia… ma è un tempo talmente tanto ricco da far dimenticare tutto il resto!
Adottare un cane adulto
I contesti per i quali ci si può ritrovare ad adottare un cane adulto sono tanti: un incontro fortuito con un trovatello, un legame speciale che si instaura con un ospite al canile, un’improvvisa emergenza familiare… in tutti questi casi, la cosa fondamentale è cercare di capire il più possibile della sua vita. C’è molta differenza, infatti, tra l’accogliere un cane traumatizzato e uno già abituato a vivere insieme agli umani, a non sporcare in appartamento, alla passeggiata con il guinzaglio e a rapportarsi con bambini e altri simili. I percorsi da intraprendere sono completamente diversi e si basano su approcci praticamente opposti: in entrambi i casi, però, bisogna aver la lucidità di capire che è fondamentale guadagnarsi la loro fiducia perché, di base, per loro siamo degli estranei, nonché degli enormi punti interrogativi!
E, a proposito di cani traumatizzati: mai sottovalutare questa componente. In molti casi si tratta di animali che hanno sofferto tantissimo e che si nascondono sotto una coltre di paura e involontaria solitudine, con il terrore di (af)fidarsi; in altri, purtroppo, possono insorgere anche tendenze aggressive che richiedono la consulenza di un esperto comportamentalista. Ma non c’è prezzo per essere testimoni dei progressi che anche un cane definito “irrecuperabile” può fare! Significa prendersi l’onore e l’onere – davvero – di salvare una vita, a tutti i livelli.
Altro tassello importante: quello della salute.
Un’ecografia può facilmente accertare se si tratta di un cane che ha avuto problemi o che è già stato sterilizzato (soprattutto se femmina, ma va ricordato che esistono casi di testicoli ritenuti che possono essere realmente confusi per un’avvenuta sterilizzazione); in assenza di informazioni su un pregresso percorso vaccinale, inoltre, soltanto il veterinario potrà offrire il giusto supporto per capire come procedere.
Adottare un cane anziano
Quando portiamo a casa un cucciolone anziano, oltre a tutte le cose già dette, ci sono altri elementi di cui tener conto: eventuali patologie presenti, abitudini consolidate da non stravolgere, un inserimento in famiglia molto dolce e comprensivo dei suoi bisogni. È come accogliere in casa un nonnino che ha già fatto la sua vita!
Questione microchip
Sappiamo che è obbligatorio microchippare i propri cani entro un lasso di tempo molto breve. Come abbiamo visto nell’articolo dedicato, quando portiamo a casa un cucciolo, l’applicazione del microchip deve avvenire entro i suoi due mesi di vita. In tutti gli altri casi, bisogna completare la pratica entro 15 giorni dal momento dell’adozione: si rischia, altrimenti, una sanzione amministrativa che può arrivare a 300 euro (che si sommano ad altre centinaia di euro per la mancata identificazione presso l’Anagrafe Canina). Oltretutto, come specificato dal Ministero della Salute, l’inserimento del cane in anagrafe è indispensabile per il rilascio del passaporto, unico documento che ci consente di viaggiare insieme ai nostri amici fuori dai confini nazionali.
Nel caso in cui il cane sia già provvisto di chip (apposto dal canile, da un precedente proprietario o dal Comune, se ha vissuto come cane da quartiere) sarà sufficiente recarsi all’ASL veterinaria di appartenenza e compilare un modulo che consenta di effettuare il trasferimento di proprietà: in questo specifico contesto, sarà necessario non solo esibire i propri documenti di identità, ma anche quello del cedente, allegato ad una dichiarazione da lui firmata.
Datevi l’opportunità di adottare un cane adulto o anziano: cambierete per sempre la sua vita… e la vostra.