La Pasqua è, ormai, alle porte e migliaia di uova gonfie di sorprese stanno per entrare nelle case di tutti gli italiani. Ma cosa c’è da sapere sul binomio cani e cioccolata? È davvero così pericoloso come si sente dire in giro?

Cerchiamo di fare chiarezza per vivere questi “dolcissimi” giorni con più serenità.

Quando il cioccolato può trasformarsi in un veleno

Cani e cioccolata: un binomio impossibile?

I cani sono dei golosoni e su questo non ci piove: basta lasciare qualche leccornia incustodita che riescono ad escogitare mille peripezie pur di agguantarle tutte! Ma ci sono cibi che faremmo meglio a tenere sotto chiave, in qualche caso perché non salutari per il loro organismo (come fritture e junk food che, per la verità, non sono il massimo nemmeno per noi) e, in qualche altro, addirittura perché potenzialmente velenosi, proprio come il cioccolato.

Ma come mai quello che per noi è un alimento digeribile e, anzi, benefico (se consumato nelle quantità giuste) per i nostri amici si rivela altamente tossico?

Ogni animale – incluso l’uomo – ha il suo particolare modo di comunicare, di riprodursi, di digerire o anche di rapportarsi all’ambiente. La pianta del cacao e tutti i suoi derivati presentano un alcaloide naturale dal nome quasi impronunciabile: la teobromina. Una sostanza non digeribile dai nostri quattro zampe poiché sprovvisti degli enzimi necessari per metabolizzarla; e, se consideriamo che nel cioccolato ci sono anche piccole quantità di caffeina – che in circa 30 minuti può dare già segni di tossicità clinica – il quadro è completo. Ecco perché è così importante stare in guardia.

Cioccolata e cani: tossicità e quantità

Assodato che sarebbe meglio tenere lontani i nostri cani da caffè, cioccolata e derivati va anche detto che, a fronte di un piccolo incidente, non bisogna farsi prendere dal panico poiché molto dipende anche dalle reazioni del singolo esemplare e dai quantitativi per chilo.

Per quanto concerne la caffeina, quantità mediamente importanti in base al peso corporeo possono portare a sintomi come irrequietezza, iperattività, agitazione, vomito o anche tremori e convulsioni, fino ad arrivare a iperventilazione o irregolarità del battito cardiaco; basti pensare che con circa 25 milligrammi di caffeina per chilo si può addirittura incappare nella cardiotossicità (tanto per orientarci, una tazzina di caffè espresso si stima contenga tra i 50 e gli 80 mg di caffeina).

Per quanto riguarda la teobromina, invece, la dose tossica per un cane si aggira intorno ai 100-150 mg per chilo di peso corporeo: la “buona” notizia (da prendere con le pinze) è che il cioccolato al latte ne contiene meno delle varietà fondenti (circa 154 mg ogni 100 g a fronte dei 528 mg del semi-fondente e dei 1365 mg del fondente).

Le variabili da tenere in considerazione, quindi, sono tantissime e ogni contesto rappresenta una situazione a sé da valutare: meglio prendere tutte le precauzioni possibili e, in caso di dubbi, contattare immediatamente il veterinario che potrà valutare se è il caso di intervenire in pronto soccorso.

Altri rischi

Insomma, il cioccolato “nero” è sicuramente quello più pericoloso per i nostri amici; e senza eccezioni, nemmeno per le taglie medio-grandi.

Fortunatamente, molti incidenti domestici si risolvono con tanto spavento e poco più, ma c’è da sapere che ci sono anche altri rischi collegati a questo tipo di alimento: il cioccolato che consumiamo abitualmente, infatti, in genere è molto ricco di zuccheri e questo può tradursi in problemi dentali (carie o altro) la cui risoluzione, spesso, prevede la sedazione; in più, il tenore lipidico – soprattutto nelle varianti al latte – è sempre piuttosto alto e, nei casi più gravi, può addirittura portare ad una pancreatite acuta che a sua volta, se cronicizzata, può sfociare nel diabete mellito.

Appare chiaro, a questo punto, che una piccola disattenzione può potenzialmente trasformarsi in qualcosa di molto più serio: l’unico rimedio salva-spensieratezza per queste festività, quindi, è tenere quanto più possibile lontani i cani dalle nostre uova di cioccolata!

Buona Pasqua!