Quello sguardo furbo e interrogativo, la bocca che si spalanca e la lingua che comincia a penzolare in maniera buffa: ma è proprio come ci sembra, davvero i cani “ridono”?
La scienza si è pronunciata sulla faccenda e c’è molto da scoprire su questo strano – e, tante volte, al limite del comico – atteggiamento dei nostri amici a quattro zampe.
Questione di struttura
Risata umana e risata canina: ha senso paragonarle? È questa la domanda che si sono posti gli esperti; d’altronde, la struttura facciale di un cane è molto diversa da quella di un essere umano.
Per cui, la prima considerazione da fare riguarda proprio questo aspetto: i nostri amici non hanno la stessa muscolatura che noi Sapiens mettiamo in funzione per sorridere; oltretutto, mentre nella nostra cultura la risata è associata a un gesto quasi sempre distensivo, amichevole, rilassato e spensierato, va ricordato che mostrare i denti, per i cani, ha tutto un altro significato.
Allo stesso tempo, però, non dobbiamo incorrere in un errore grossolano: anche all’interno delle nostre relazioni interpersonali il sorriso può trasformarsi in un ghigno o in un’intenzione di scherno. Insomma, proprio come una parola può cambiare significato a seconda dell’intonazione con cui viene proferita, anche una risata può scoprirsi “malefica”, di sfida o una provocazione.
Una espressione, tanti significati
Come abbiamo sottolineato, quello che noi chiamiamo “sorriso del cane” è un atto che lascia deliberatamente scoperti i denti: non è certamente un ringhio né una manifestazione di aggressività, ma il suo significato può essere ritrovato proprio in questa sfera di emozioni, anche se affrontate da un punto di vista diverso.
È stato osservato, in effetti, che si tratta di un segnale riservato quasi esclusivamente a noi umani e che non viene sfruttato nell’interazione cane-cane; il che fa già intuire tante cose. Stando a quanto affermato dagli esperti, ci sarebbero diversi input dietro questo gesto così particolare, in primis di sottomissione. Il sorriso canino, insomma, sarebbe un po’ una “ruffianata” alla ricerca della benevolenza altrui, in contesti in cui viene percepita o temuta una potenziale aggressività dall’esterno. Dagli studi sul campo è emerso che sia il padrone che il nucleo familiare “allargato” e gli estranei possono esserne destinatari.
Questo tipo di comportamento viene riscontrato maggiormente nei cani molto giovani (non cuccioli di pochi mesi, per intenderci) e nei soggetti adulti particolarmente timorosi, ansiosi o “riverenti” capaci di ritrarre (e/o leccarsi) le labbra e lasciare scoperta la gengiva, contemporaneamente starnutendo o mostrando gli incisivi. Tecnicamente si parla di “comportamenti deferenziali“.
Altro che felicità, quindi! Dietro una risata canina potrebbe nascondersi addirittura un disagio o un senso di sottomissione.
Ma c’è dell’altro.
Altre interpretazioni
Questa strana e buffa mimica facciale viene chiamata dog grinning o submissive grinning (più raramente dog smiling).
Per alcuni studiosi, celerebbe anche la volontà del cane (più o meno conscia) di imitare il suo padrone in un atto dal palese significato “pacificatore”. Non tutti gli esperti concordano con questa versione, ma c’è da dire che avrebbe senso considerato che i momenti più comuni in cui un cane “sorride” sono quelli in cui viene sgridato o quando è particolarmente felice (magari durante le feste al nostro ritorno a casa o all’atto di indossare guinzaglio e pettorina). Fasi della giornata, in pratica, in cui gli torna utile una “sottomissione attiva“.
Ovviamente, come abbiamo avuto modo di approfondire quando abbiamo parlato di rinforzo positivo e metodicità dei cani, ogni azione si correda anche delle relative conseguenze: secondo l’addestratrice Valeria Rossi, nel caso in cui un cane dovesse verificare che il suo “sorriso” sia incapace di generare le aspettative desiderate, potrebbe anche smettere di metterlo in pratica. Nelle sue osservazioni, inoltre, ha dedotto che in famiglie dove si ride poco, anche i quattro zampe sono meno inclini al grinning, a testimonianza che una certa dose di imitazione, in fondo, ci sarebbe.
Ovunque risieda la verità, una cosa è certa: i cani che ridono sono uno spasso e facilmente riescono a farci distrarre… anche nel momento della sgridata più energica!