Gli inverni italiani sono sempre più duri e sembra non passino mai. Aspettiamo per così tanti mesi l’arrivo delle stagioni calde che, quando le giornate cominciano a farsi lunghe e assolate, sgattaioliamo subito all’aperto insieme ai nostri amici a quattro zampe. Occhio, però, a non abbassare la guardia: i forasacchi sono delle minacce terribili per la salute dei nostri cani.

Le dimensioni così piccole e la particolare conformazione lanceolata, infatti, rendono queste spighette capaci di bucare gli strati della pelle o, persino, di “viaggiare” all’interno di condotti respiratori ed uditivi, creando problemi anche molto gravi.

Forasacchi: cosa sono

forasacchi cane

Se ne sente spesso parlare ma, forse, non tutti hanno familiarità con questo termine: con “forasacco” si indica quella piccola spiga verde che fa da involucro per il seme di una pianta della famiglia delle graminacee. Un involucro particolarmente rugoso, appuntito, resistente, che è in grado di agganciarsi perfettamente al terreno… ma anche di intrappolarsi tra i peli dei nostri cani o persino di finire nelle loro orecchie, nel naso o negli occhi.

Queste piante non sono un’esclusiva delle campaagne, ma popolano anche le città, insediandosi in parchi verdi e colonizzando aree brulle e marciapiedi in dissesto. Cominciano a fare capolino quando le temperature sono più alte, in tarda primavera, e restano attivissime per l’intera estate, costringendo amministrazioni comunali e proprietari di terre e giardini a pulizie e bonifiche sistematiche; questo perché, appunto, soprattutto da secche, rappresentano un pericolo molto serio per i nostri compagni a quattro zampe.

Rischi e prevenzione

Abbiamo visto quanto sia importante scegliere per i nostri cani il giusto kit pettorina/collare e guinzaglio e soprattutto, esplorato nel dettaglio la normativa di riferimento. Tuttavia, anche un cane perfettamente seguito ed educato può ritrovarsi ad incorrere in gravi problemi a causa dei forasacchi.

La forma uncinata di queste spighe, infatti, è in grado di forare e penetrare l’epidermide, creando percorsi fistolosi e arrivando addirittura ad interessare muscoli, polmoni (se ingerite o inalate) o timpani (se inabissatesi nel canale auricolare).

Insomma, nessuna parte del corpo è al sicuro: addirittura, in alcuni casi, i forasacchi si infilano negli spazi interdigitali e nelle pieghe genitali, causando infezioni più o meno acute che possono portare a conseguenze molto serie, nonché ad interventi di rimozione di microchirurgia in anestesia.

È fondamentale, quindi, agire tempestivamente ed imparare a riconoscere i segnali giusti, quali:

  • improvvisi attacchi di tosse o di starnuto che appaiono infiniti e irrisolvibili;
  • arrossamenti e prurito di forte intensità, legati ad una ferita molto dolorante interessata da pus/edema/fistola;
  • testa inclinata, orecchio “piegato” e continuo e inappagabile prurito interno;
  • intensa lacrimazione, occhi gonfi, arrossati, infastiditi;
  • zoppia e dolore acuto ad un arto.

Altri suggerimenti

Va da sé che evitare qualsiasi luogo infestato da forasacchi sia il rimedio preventivo migliore ma, in ogni caso, anche una sola, minuscola piantina potrebbe costituire un pericolo. La raccomandazione, quindi, è di spazzolare spesso e accuratamente il manto dei nostri cani, controllando che sia libero da ospiti indesiderati.