Oggi ricorre la Giornata mondiale del donatore di sangue, un appuntamento importante nato per sensibilizzare ed informare. Ma quali sono i gruppi sanguigni dei cani? E come funziona, per loro, la donazione?
Sono tantissime le occasioni in cui ci si può ritrovare ad aver bisogno di una trasfusione di sangue, e questo accade sia per noi umani che per gli animali: un’operazione chirurgica, un grave incidente, un avvelenamento, un parto complicato, un’ustione, un’importante anemia causata da uno di questi eventi o da una malattia. Intervenire tempestivamente può salvare realmente delle vite ma bisogna farlo anche con competenza e attenzione: ogni gruppo sanguigno, infatti, ha delle specifiche compatibilità che vanno rispettate. Da anni, i principali enti sanitari promuovono campagne per le donazioni. Per ospedali, cliniche e altre strutture del settore, infatti, è fondamentale avere costantemente una buona copertura in quantità e gruppi sanguigni per poter sopperire alle esigenze improvvise che possono manifestarsi anche quotidianamente.
Proprio per questo, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha istituito la Giornata mondiale del donatore di sangue, celebrata dal 2005. Lo slogan della campagna è internazionale:
Donating blood is an act of solidarity. Join the effort and save lives.
“Donare il sangue è un atto di solidarietà. Unisciti all’impegno e salva vite”.
Una riflessione che va fatta anche per i nostri quattro zampe che, più spesso di quanto si potrebbe credere, possono aver bisogno di un aiuto di questo tipo.
I gruppi sanguigni dei cani
Mentre i gruppi sanguigni umani sono 8 (anche se le cose possono cambiare in base al tipo di catalogazione), per i cani bisogna fare un discorso molto più ampio.
Il principale sistema di classificazione per i gruppi sanguigni canini è denominato DEA (Dog Erythrocyte Antigen): al suo interno ci sono i gruppi DEA 1 (a sua volta distinguibile in DEA 1.1, DEA 1.2, DEA 1.3), DEA 3, DEA 4, DEA 5, e DEA 7 a cui va aggiunto il Dal (comune nei Dalmata), che è quello scoperto più di recente (2007). Proprio come succede per noi, i gruppi possono essere positivi o negativi ed esiste una fondamentale tipizzazione da conoscere per la compatibilità tra ricevente e donatore. I cani con gruppo DEA 1.1 negativo, ad esempio, sono considerati donatori universali. Ecco un prospetto per il gruppo DEA 1.1:
Prima di programmare una trasfusione per un cane, quindi, è fondamentale accertarsi – ove possibile, perché alcune tipizzazioni sono davvero difficili – del suo gruppo sanguigno e valutare le eventuali compatibilità: i veterinari hanno a disposizione, in genere, diverse tecniche e vari strumenti dedicati, incluse alcune prove di cross matching.
I consigli del vet: quali cani possono diventare donatori
I cani possono diventare donatori di sangue proprio come gli esseri umani: la differenza sta nel fatto che noi possiamo deciderlo autonomamente, mentre i pelosi si “adeguano” a quello che noi scegliamo per loro. Di fatto, però, va sempre ricordato che ogni donazione di sangue può salvare un’altra vita. Non tutti i cani, però, possono partecipare a questo impegno.
Innanzitutto, esistono delle razze che, per la particolare tipizzazione sanguigna, sono considerate donatori quasi universali: Dobermann, Boxer, Flat-Coated Retriever, Greyhound, Pastore Tedesco, Rhodesian Ridgeback e Schnauzer gigante.
Per tutti i cani, poi, ci sono dei requisiti di base:
- essere sani, quindi non affetti da patologie croniche (contesto attestato da controlli veterinari regolari);
- non aver ricevuto trattamenti trasfusionali;
- avere un’età compresa tra 1 e 8 anni;
- essere di taglia medio-grande (dai 20 Kg in poi);
- vaccini in regola.
Un carattere docile, poi, sarà utile per una procedura serena e gestibile per tutti.
Donazione di sangue canina: come si svolge
Una donazione di sangue canina, in genere, prevede una seduta della durata massima di circa un quarto d’ora. La quantità di sangue prelevata dipende dalla taglia e dal peso del donatore: secondo stime AVIS, in genere, si parla di 15-19 ml per chilo. Tutto avviene in comodità e con la continua presenza del proprietario (e, ovviamente, del personale veterinario): il sangue viene prelevato dalla vena giugulare (dove viene effettuata una piccola tosatura e disinfezione): una scelta che permette di accedere rapidamente alle quantità di sangue necessarie, fondamentale in casi di emergenza.
In effetti, se è possibile pre-concordare degli appuntamenti con il veterinario o l’AVIS per una donazione spontanea, esistono anche casi di massima urgenza in cui viene richiesta una donazione di sangue tempestiva e, in quel caso, la velocità diventa tutto!
I cani possono donare fino a 3-4 volte l’anno; la ricompensa è di visite ed esami completi gratuiti che vengono effettuati ad ogni appuntamento. In alcuni casi, si può accedere anche ad alcune vaccinazioni o ricevere buoni spesa veterinari.
Insomma, un aiuto importante che garantisce non solo di fare la propria parte, ma anche di effettuare controlli periodici in totale sicurezza e gratuità.