I documenti veterinari rappresentano un aiuto importantissimo per tenere traccia della vita dei nostri quattro zampe: ci permettono di viaggiare insieme a loro, di poter dimostrare le vaccinazioni e cure a cui li abbiamo sottoposti e di segnalare la loro presenza nelle anagrafi canine regionali. Oggi facciamo un focus sul libretto sanitario del cane.
Abbiamo esaminato nel dettaglio il ruolo dell’attestazione di microchippatura e del passaporto veterinario: due elementi fondamentali non solo nel quotidiano della vita con un cane, ma anche in contesto di viaggi e vacanze. C’è un altro documento di cui non possiamo fare a meno e che si rivela particolarmente utile per registrare tutte le info più importanti sullo stato di salute dei nostri amici: il libretto sanitario. Si tratta di una sorta di carta d’identità in cui annotare, oltre alle info generali relative al nostro cucciolo (nome, eventuale razza, sesso, età, manto, numero di microchip, segni particolari etc), anche notizie riguardanti terapie, vaccinazioni, eventuali allergie (a farmaci o alimenti) ed esami effettuati. Offrendo una panoramica completa e semplice da consultare all’occorrenza.
Libretto sanitario del cane: perché è così utile?
Il libretto sanitario del cane, in genere, viene rilasciato gratuitamente dal veterinario alle prime vaccinazioni; in caso, però, l’animale provenga da un allevamento, allora sarà l’allevatore a fornirlo al neo-proprietario al momento dell’acquisto poiché sverminazione e primi vaccini sono, per legge, a suo carico (i cuccioli non possono essere affidati almeno fino ai 60 giorni di vita).
In Italia, questo documento non è ritenuto obbligatorio alla stregua del microchip ma viene comunque considerato nell’insieme della documentazione generale dei nostri coinquilini pelosi poiché offre un supporto fondamentale per gestire una serie di situazioni ed imprevisti: dal viaggio all’estero (il veterinario del Paese chiamato eventualmente a intervenire potrà, così, consultare tutti i suoi dati) all’infausto incidente del litigio tra cani al parco (i proprietari potrebbero richiedere un’attestzione delle condizioni di salute dei componenti della “zuffa”) a tanti altri contesti davvero molto ordinari.
Inoltre, alcuni mezzi di trasporto – quali aerei, navi da crociera e bus – consentono l’accesso degli animali solo a fronte di un certificato sanitario di questo tipo che, in tal caso, diventa obbligatorio.
A chi spetta la compilazione?
Il libretto sanitario del nostro cane può essere compilato a quattro mani: noi padroni possiamo tenere nota delle varie terapie, allergie, generalità e di eventuali referti, sempre corredati di data per tenere una cronologia utile in fasi di consultazione/anamnesi; il veterinario, dal canto suo, è tenuto a riportare in maniera ufficiale e scrupolosa tutti i bollini relativi alle vaccinazioni (che vengono ubicati in apposite tabelle), dati e date delle sverminazioni ed eventuali esami/esiti/report diagnostici; entrambi, infine, possiamo inserire il numero del microchip (spesso sugli attestati c’è un adesivo da poter staccare e riattaccare sul libretto), l’eventuale numero emesso dall’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana) – solo per i cani di razza dotati di pedigree – e i dati relativi al proprietario dell’animale che possono tornare utili per un rintracciamento.
In caso di smarrimento
Il libretto sanitario del cane, come abbiamo visto, è un vero e proprio riassunto super concentrato della vita dei nostri amici. Va ricordato, però, che non esiste alcuna copia da recuperare dal veterinario in caso di smarrimento: l’unica opzione, a quel punto, è farne uno nuovo cercando di compilarlo nella maniera più ricca possibile sfruttando le cartelle cliniche conservate in ambulatorio/clinica e i propri ricordi. Da qualche anno, però, si può fare affidamento anche su alcune app di nuova generazione che consentono di compilare un libretto sanitario canino digitale da portare sempre con sé attraverso lo smartphone!