La salute dei nostri amici a quattro zampe è frutto di un insieme di fattori: genetica, nutrizione, condizioni di vita, circostanze. Ovviamente, le cure veterinarie rivestono un ruolo primario, passando anche per alcune pratiche obbligatorie che non tutti i padroni conoscono. Cosa c’è da sapere sulle vaccinazioni dei cani?

Che provengano da un allevamento amatoriale o professionale, da un rifugio o dalla strada, i cuccioli che scegliamo di portare a casa hanno sempre bisogno di controlli e supervisione, soprattutto nelle fasi iniziali; persino quando si tratta di adozioni di animali già adulti!

I rischi maggiori, però, sono sicuramente quelli che mettono letteralmente a repentaglio la vita dei piccoletti di poche settimane che possono non sopravvivere, ad esempio, ad una gastroenterite. Bisogna, quindi, conoscere quali sono le vaccinazioni davvero irrinunciabili per i nostri amici e consultare il veterinario per stabilire il calendario più idoneo da seguire.

Lo scopo dei vaccini

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Proprio come succede per noi umani, le vaccinazioni dei quattro zampe sono portatrici di antigeni (tecnicamente, immunogeni) che stimolano il sistema immunitario a combattere contro qualcosa di molto simile a quella che potrebbe essere la patologia temuta, senza farla realmente scoppiare. In questo modo, nel momento in cui il cane dovesse ritrovarsi esposto alla malattia, avrebbe tutti gli strumenti per evitarla del tutto o, perlomeno, ridurne gli effetti, poiché i “soldatini” del sistema immunitario sarebbero già istruiti a dovere su quel particolare patogeno e saprebbero come contrastarlo.

Vaccinazioni altamente raccomandate

Se proteggere i nostri cuccioli non fosse già un motivo sufficiente, c’è da dire che molte vaccinazioni sono altamente raccomandate (anche se non c’è un vero e proprio obbligo di legge) perché evitano contagi di cane in cane ma anche cane-uomo. In generale, il calendario vaccinale comincia intorno alle 6-8 settimane di vita del cucciolo e si protrae, poi, annualmente; va detto, però, che non tutti i cuccioli sono così fortunati da poter ricevere la prima dose di anticorpi dal latte materno e che, in molti casi, ci si può ritrovare a casa dei piccoletti fragili, malati o bisognosi di alcuni controlli prima di procedere al vaccino: quindi, è sempre bene consultare preventivamente il veterinario e fare tutti gli eventuali esami di rito (visita, test delle feci etc).

I vaccini altamente raccomandati sono:

  • parvovirosi canina (gastroenterite canina virale), malattia molto contagiosa e con altissimo tasso di mortalità (oltre il 90% nei casi non trattati);
  • cimurro canino, altra patologia molto contagiosa e potenzialmente fatale che colpisce molti carnivori – tra cui anche volpi e lupi – e può portare a convulsioni e paralisi;
  • epatite infettiva (adenovirus) di natura virale, colpisce anche gli orsi;
  • leptospirosi, grave patologia batterica che colpisce anche l’uomo;
  • rabbia (obbligatorio solo per viaggi all’estero), virus altamente contagioso che in passato ha rappresentato un vero e proprio incubo per cani randagi e padronali.

Vaccinazioni facoltative

Esiste un altro parco di patogeni che può essere ostacolato grazie ai vaccini che, in questo caso, sono facoltativi:

  • bordetella, la cosiddetta “tosse dei canili” batterica, una tosse contagiosissima e omologa della pertosse dei bambini – raramente si trasmette agli umani ma è possibile che evolva in polmonite diventando, così, potenzialmente fatale;
  • influenza canina, paragonabile a quella umana e che può rappresentare un problema in soggetti fragili o affetti da altre patologie;
  • malattia di Lyme o borreliosi, una malattia multi-sistemica che ha un decorso variabile a seconda dei casi e può contagiare anche l’uomo (creando non pochi problemi per le cure) – si trasmette attraverso le zecche che, ovviamente, sono vettori anche per tantissime altre malattie;
  • leishmania, una patologia infettiva di origine parassitaria che può evolvere più o meno velocemente, a seconda dei casi, ed impattare anche gli organi interni dei nostri amici – in Italia è considerata endemica (soprattutto nel centro-sud e nelle isole) e, perciò, ad altissimo rischio di contagio.

Vaccinazioni per viaggiare

Come abbiamo visto nell’articolo dedicato al passaporto canino, per viaggiare potrebbero essere richiesti dei vaccini supplementari poiché ci sono patologie virali e batteriche che sono già endemiche oppure debellate in altri Paesi che richiedono, pertanto, tutte le certificazioni necessarie per evitare nuove epidemie. Di solito, si tratta delle stesse vaccinazioni consigliate nel nostro Paese (soprattutto l’antirabbica) ma la raccomandazione è di consultare sempre le linee guida relative alle mete verso cui si è diretti e, contestualmente, il veterinario o l’ASL preposta al rilascio del passaporto; meglio non farsi cogliere impreparati!

Effetti avversi

Molti padroni sono spaventati da eventuali effetti collaterali che potrebbero insorgere dopo aver fatto la vaccinazione al proprio cane: i casi in cui si parla di fenomeni rilevanti (come lo shock anafilattico innescato da un’allergia) sono rarissimi; anzi, in generale non viene sperimentato alcun malessere o, al massimo, qualche blando sintomo passeggero di letargia, vomito o dolori nei dintorni del sito dell’iniezione. Per precauzione, basta restare qualche minuto in più dal veterinario e assicurarsi che tutto fili liscio.