Le festività di fine anno, per noi “umani”, inglobano un concentrato esplosivo di festeggiamenti, sicuramente il più importante dell’intero calendario. Al punto da farci dimenticare che i nostri amici animali non sono altrettanto entusiasti di queste festicciole chiassose. Ecco perché abbiamo pensato di stilare un piccolo vademecum per imparare a prenderci cura dei nostri cani durante i botti di Capodanno.

Nessuna esagerazione nel dire che questa nottata è, per i quattrozampe e gli animali in generale, la più brutta di sempre; e per un motivo che trova fondamento nella scienza: non bisogna dimenticare, infatti, che la loro percezione uditiva è molto diversa e amplificata rispetto alla nostra. Oltretutto, gioca un brutto scherzo anche l’effetto smarrimento, perché noi abbiamo contezza di quel che succede… loro no.

Per quanto, fortunatamente, esistano casi in cui questa sensibilità non si manifesta in maniera così spiccata, insomma, è necessario arrivare preparati a questa giornata così particolare, per poter fronteggiare senza panico e con consapevolezza qualunque tipo di impreviso.

Questione di civiltà

Speciale festività: come prenderci cura dei nostri cani durante i botti di Capodanno

Capodanno è, in assoluto, la festività più rumorosa dell’anno: sono in molti a non farsi scrupoli anche nell’utilizzare botti illegali, incredibilmente potenti e che nulla hanno a che fare con il senso del vivere civile e della salvaguardia della propria salute e di quella degli altri esseri viventi con cui condividiamo la vita su questo pianeta.

Sono tantissimi gli animali randagi e selvatici che perdono la vita in questa nottata di “esagerazioni”: molti, per lo spavento, cominciano a scappare senza meta finendo investiti o, peggio, in zuffe che coinvolgono anche decine di cani per volta che si sbranano a vicenda. Lo scorso Capodanno diventò virale la fotografia di un tappeto di uccelli morti che avevano finito per andarsi a schiantare contro le barriere architettoniche della città di Roma. Insomma, festeggiare è giusto e lecito, ma bisognerebbe rivisitare “la misura” di tutto questo e le ordinanze che vengono sempre più spesso emesse dai sindaci, purtroppo, non sono sufficienti per contrastare questo problema.

Oltretutto, anche cani e gatti padronali soffrono moltissimo questa situazione e non è raro, purtroppo, che si verifichino infarti, smarrimenti ed incidenti anche in contesti in cui gli animali sono accuditi e protetti. Ecco perché è importante capire come muoversi nella maniera corretta.

Niente coccole di “consolazione” ma tanti rimedi utili

Quando un cane viene colto dalla paura o da un attacco di panico, la sintomatologia è evidentissima: inizia ad abbaiare o a fare strani vocalizzi, può cominciare ad urinare in giro o persino andare in iperventilazione, ansimando e tentando di nascondersi in luoghi insoliti e inaspettati.

Non c’è tempo da perdere e, anzi, bisogna agire d’anticipo.

Innanzitutto, mai lasciare da soli i nostri amici in un momento come questo: se proprio bisogna partire, meglio affidarli a qualche parente o amico con cui abbiano familiarità evitando pensioni a gabbie che, psicologicamente e a livello di contesto, peggiorerebbero soltanto la situazione. Inoltre, è una buona idea liberare gli ambienti di casa – o la stanza in cui ci troveremo – dagli oggetti che potrebbero diventare pericolosi: è una pessima idea, invece, legare i nostri cani pensando di salvarli da fughe improvvise, lasciarli all’aperto o, peggio ancora, sul balcone, perché il rischio concreto è che, nell’attimo di terrore, si lancino nel vuoto.

Ci sono, poi, delle buone norme da seguire che sono sempre valide.

Prima che cominci la carrellata di fuochi e petardi, si può alzare gradualmente il volume della TV o della radio in modo da coprire rumori molesti provenienti dall’esterno. Ovviamente, non bisogna esagerare: il rischio, altrimenti, diventa quello di sommare baccano su baccano.

Infine, una raccomandazione fondamentale.

cane impauritoI cani più agitati potrebbero suscitare in noi tenerezza e l’istinto di coccolarli e “consolarli”: occhio, perché sarebbe sbagliato. Finiremmo semplicemente per comunicare loro che, effettivamente, c’è un disagio da affrontare, intimorendoli ancora di più. Il segreto è distrarli! Magari scegliendo anche opportunamente la stanza di casa più lontana dagli ambienti esterni e, quindi, più silenziosa.

E se proprio i nostri cuccioli dovessero decidere di andarsi a rintanare nella loro cuccia in attesa che il momento clou passi, lasciamoli fare, anzi, incoraggiamo questa opzione aggiungendo, magari, qualche coperta morbida in più al loro personalissimo rifugio.

Quando è necessario il consulto preventivo di un veterinario

Per cani molto nervosi e paurosi, che difficilmente potrebbero superare questa serata senza problemi, l’ultimo consiglio è quello di affidarsi al veterinario: esistono molti prodotti naturali e sicuri che è possibile somministrare ai nostri amici per tenerli più calmi e sereni per qualche ora. Fortunatamente, sono rarissimi i casi in cui lo specialista valuta l’opportunità di un farmaco vero e proprio che però, va detto, ove necessario si rivela davvero in grado di salvare la vita agli animali più fragili e sofferenti.