Quando si sceglie di portare a casa un nuovo amico a quattro zampe, che sia ancora un cucciolotto o già adulto, ci si ritrova ad investire risorse, tempo ed energie nella sua educazione: un elemento fondamentale per la sua stessa felicità e per una perfetta integrazione a livello sociale e familiare. Ma perché oggi si parla tanto di rinforzo positivo e come mai è ritenuto tanto efficace?

Senza rendercene conto, per anni, decenni, abbiamo considerato soltanto il rinforzo negativo; cioè, la classica punizione. In tante case, anzi, il messaggio che è sempre passato – per troppo tempo davvero – è stato: se il cane fa il cattivo bisogna castigarlo. Ancora oggi, sono in tanti a pensare che maltrattare un animale in alcuni contesti sia “educativo”, ma non c’è nulla di più sbagliato. D’altronde, è una teoria che pecca di efficacia anche tra noi esseri umani…

Il rinforzo positivo per ricompensare

L'educazione del cane: il ruolo importantissimo del rinforzo positivo

Il rinforzo positivo funziona all’esatto opposto: in sostanza, è una tecnica molto utilizzata anche dagli addestratori per creare fiducia e complicità e far comprendere più profondamente al cane quali siano le azioni “buone” da mantenere, facendogli indirettamente perdere le cattive abitudini.

Ad esempio, se si sta insegnando al cucciolo a non sporcare in casa, non ha senso infilargli il muso nei bisogni a danno fatto: molto più istruttivo, invece, è coccolarlo, accarezzarlo, dargli persino un premietto goloso quando si ritrova, anche per caso, a fare la cosa giusta in passeggiata! I cani sono molto intelligenti, apprendono velocemente e conducono una vita profondamente abitudinaria: constatare che ad ogni pipì in strada corrisponda un biscottino si traduce, per loro, in una ripetizione automatica dell’azione premiante.

Insomma, parliamo di associazioni mentali positive che allontanano qualunque eventualità di traumi e rapporti insani che, oltretutto, alla lunga possono anche degenerare in conflittualità e aggressività, in una sfida con il padrone alla ricerca del capovolgimento del “comando”.

La tecnica del rinforzo positivo, anzi, è perfetta anche per educare animali potenzialmente violenti o impetuosi e in tutti quei contesti in cui bisogna far apprendere delle istruzioni il più velocemente ed efficacemente possibile, senza rovinare l’armonia quattro zampe-umano.

Il potere dell’assertività

Ma allora è proprio vietato arrabbiarsi, spazientirsi, pronunciare un “no”?

Ovviamente, bisogna valutare tutte le sfumature e non ragionare in maniera così rigida.

Ci sono cani, per citare un’altra situzione-tipo, che sono così impazienti di uscire in passeggiata che, alla vista del guinzaglio o della pettorina, cominciano a saltare, a correre e ad abbaiare a ripetizione, in uno scenario che da allegro si tramuta velocemente in un concentrato di stress per tutti i presenti. Istintivamente possiamo provare esasperazione, un impegno inderogabile a cui rischiamo di tardare può farci sentire sotto pressione, senza contare che un animale che non ascolta il proprio amico umano è anche un animale che può facilmente mettersi in pericolo: soprattutto in strada, ogni imprevisto può trasformarsi in un incidente o, peggio, in una tragedia.

Lavorare sul rinforzo positivo aiuta anche in questi casi: non provare timore per il proprio padrone, per il cane, vuol dire rispondere immediatamente ad un richiamo senza nemmeno pensarci, perché ad istruzione eseguita seguirà sempre un premio e mai una punizione; insomma, per lui l’amico umano rappresenterà costantemente un porto sicuro, al punto che anche un eventuale “no” assumerà un significato di difesa e non di privazione.

Un circolo vizioso da evitare

Quello che molti educatori assicurano è che il rinforzo negativo instilli soltanto paura, mettendo i nostri amici in una condizione di sottomissione ma senza offrire loro gli strumenti giusti per seguire qualsivoglia istruzione. Un cane spaventato non impara: ecco perché bisogna sostituire le punizioni con un semplice atteggiamento assertivo abbinato ad un lavoro sul rinforzo positivo.

In qualche mese vi renderete conto dei risultati!